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Il testamento del nome. Venti volte Breton di Valerio Magrelli
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Il titolo di questo intervento si riferisce al paradossale impiego cui André Breton sottopose il proprio nome in un testo poetico del 1923. In particolare, si cercherà di esaminare il modo in cui l'autore perseguì l'intento di disinnescare la potenza individuante del patronimico, mettendo così in crisi il ruolo di firmatario. Estremamente ampio è l'orizzonte teorico in cui si situa la sua riflessione… |
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La traduzione culturale come progetto etico-politico di Vania Baldi
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È decisamente plausibile pensare che il destino di quella che Edgar Morin chiama terra-patria, come quello stesso della maniera in cui la abitiamo, trovi uno spartiacque precipuo nella capacità di fare i conti con una logica ossessiva e possessiva dell’appartenenza, sia essa intesa nella sua declinazione politica o religiosa, sessuale o etnica, geografica o economica... |
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Baciare la voce. Lamartine e il lettore ferito di Valerio Magrelli
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Questo intervento consta di cinque parti. Nella prima, si cercherà di tracciare all'interno di Graziella un percorso tematico che consenta di osservare il racconto da una prospettiva eccentrica, per così dire "anamorfica", ripercorrendo cioè la sua struttura narrativa secondo il punto di fuga, apparentemente secondario, costituito dalla relazione tra personaggi e prodotti testuali... |
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La prospettiva secondo Nelson Goodman. Spunti per una piccola polemica di Martino Feyles
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La tesi di Goodman è esplicita: la prospettiva non è affatto il sistema corretto di raffigurazione dello spazio; non è un metodo, oggettivo e dato una volta e per sempre, per rendere la profondità su una superficie bidimensionale; non è una tecnica di raffigurazione saldamente fondata sulla conformazione del nostro occhio e sulle leggi della fisica; e non è universale, come è universale il vedere... |
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Jean-Luc Marion,“Le Phénomène érotique. Six méditations.” Analisi, genesi e critica del testo di Tommaso Fagioli
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Il testo tradotto in Italia nel 2007 per l’editore Cantagalli , è sembrato infatti voler definitivamente realizzare una “svolta teologica” della fenomenologia: operazione considerata, da alcuni critici , assai impropria. Altri commentatori europei e nordamericani hanno invece preferito sottolineare come Marion realizzi definitivamente la propria rivoluzione post-cartesiana... |
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Il labirinto creativo di Emanuele Profumi
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Castoriadis pratica uno stile filosofico decisamente inusuale. Legato per lo più ad una riflessione pubblica fatta di conferenze e a una riflessione privata continua che non scade mai in produzione meramente speculativa, ingaggia sin da subito un costante dialogo con la tradizione del pensiero occidentale, per rintracciarne i suoi problemi decisivi e le sue aporie.. |
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Il riso e il witz Modelli energetici e crisi del positivismo in Bergson e Freud. di Francesco Corsini
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L’interesse di Freud per la costellazione semantica che comprende comico, umorismo, ironia e arguzia nasce abbastanza presto...L’interesse di Bergson per i meccanismi del comico è figlio dell’incrocio fra il diluvio di letture psicologiche e psicopatologiche che avevano segnato il giovane filosofo... |
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