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Johann Gottlieb Fichte (1762-1814)
di Giovanni Cogliandro

"Il mio sistema non è altro che una analisi della libertá": basterebbe questa frase per far accostare con curiositá uno studente di filosofia o un apprendista del pensiero in generale all´esperienza filosofica del filosofo di Jena. "Messia della ragione speculativa" "Titano del pensiero" sono alcuni degli epiteti che amici e nemici gli attribuirono. Con lui inizia nella modernitá la caratterizzazione di un uomo a partire dalla sua filosofia, l´identificazione di un uomo con la sua dottrina e l´attribuzione di "potenza", "fascino" al pensiero e alla vita di uno studioso: dopo di lui e contro la sua stessa volontà questo processo raggiunge il suo apice nella Romantik tedesca e nella decadenza che la seguirà.
Il nostro autore nasce da una famiglia povera a Rammenau in Sassonia nel 1762, e, grazie alla munificenza di un nobile locale, viene avviato agli studi. Frequenta la prestigiosa scuola di Pforta, quindi l´universitá di Jena e di Leipzig. Con la morte del suo protettore è costretto a cercare un lavoro come tutore. Proprio la necessitá di impartire lezioni a un discepolo gli fa leggere la prima delle critiche kantiane nel 1790, e questa esperienza lo porta ad allontanarsi dal fatalismo intellegibile che fino ad allora aveva professato, avendo trovato nei principi della filosofia kantiana il modo di conciliare "cuore e mente", consentendo la forma sistematica senza sacrificare il concetto della libertá.
La prima opera in cui la sua nuova prospettiva viene in luce è il Saggio di una critica di ogni rivelazione, pubblicato anonimamente nel 1792 e attribuito dal pubblico a Kant (dal quale ci si aspettava un saggio sulla religione, che apparirá solo in seguito). Quando l´equivoco viene chiarito, il suo nome diviene noto per la prima volta al pubblico colto.
Parallelamente inizia la sua attivitá di pubblicista politico nel 1793 con la pubblicazione della Rivendicazione della libertá di pensiero, diretta ai principi d´Europa e i Contributi per rettificare il giudizio del pubblico sulla rivoluzione francese, composti a Zurigo, che gli conquistarono la fama di "Giacobino".
Come risulta dalla recente ricerca filologica, è proprio a Zurigo, in casa del pastore Lavater, che Fichte pronuncia dinanzi ad un pubblico ristretto la sua prima esposizione della Wissenschaftslehre (Dottrina della scienza). Questa prima esposizione è frutto del suo interesse per il tentativo che K.L.Reinhold compie per sistematizzare la filosofia kantiana, ed in particolare per ridurre la filosofia trascendentale "ad un unico principio", cioè per dare alla filosofia critica una fondazione. Il nome "dottrina della scienza" viene scelto da Fichte in polemica con gli scettici (in particolare G.E.Schulze) che attaccavano unitamente Reinhold e Kant. Un autore il sui influsso è rilevante sulla prima Wissenschaftslehre (d´ora innanzi WL) è Salomon Maimon, che ripensa la filosofia trascendentale alla luce del principio di determinabilitá del sapere, mantenendo la tensione dello scettico senza peró cadere nell´agnosticismo dei seguaci di Hume.
Da Zurigo Fichte viene quindi chiamato a Jena, proprio per assumere la Cattedra di Filosofia Critica lasciata libera da Reinhold medesimo.
A Jena viene esposta agli studenti la dottrina della scienza, che viene distribuita in dispense con il nome di Grundlage der gesamten Wissenschaftslehre (Fondamento dell'intera dottrina della scienza). Verrà pubblicata e diverrà la versione standard dell'opera, che però lo stesso Fichte considerava insoddisfacente. Tuttavia, come è noto, è con quest'opera che si consacra il "mito fichtiano", nel bene ma soprattutto nel male. L'accoglienza è entusiastica ma al contempo suscita il rancore di vari settori del mondo filosofico tedesco, gli studenti affollano le lezioni ma le prime satire impietose (J.Baggesen, Die gesamte Trinkenlehre; Jean Paul, Clavis fichtiana seu leibgebneriana) si diffondono per la repubblica dei dotti. Noncurante degli assalti dei suoi detrattori Fichte configura il suo sistema, scrivendo il Naturrecht (1796, l'ultima opera con questo nome) e la sua prima Sittenlehre (1798). Gran clamore suscitano poi le sue lezioni domenicali sulla Destinazione del dotto, che indurranno il concistoro protestante a prendere misure contro di lui. Anche gli studenti vengono sobillati dalle loro corporazioni contro il filosofo, che si ritira per un periodo in una località vicino a Jena, suscitando l'ironia di Goethe che parla del "grande Io di Osmannstadt".
In queste traversie comunque la dottrina conosce già una sua evoluzione, con la pubblicazione della prima e seconda Einleitung in der Wissenschaftslehre (1797): la prima è indirizzata al pubblico colto, la seconda ai filosofi. Esse sono una versione ridotta delle sue meditazioni preparate per il corso di Philosophia transcendentalis nova methodo, svolti negli anni 1796/99, che sono stati rinvenuti e pubblicati solo nel nostro secolo (la versione detta di Halle nel 1921, la versione redatta da Fr.Krause nel 1981). Da queste scoperte inizia la nuova filosofia di ascendenza fichtiana, che si sviluppa come scuola con un intervallo di più di un secolo dalla morte del suo fondatore. Le continue rielaborazioni con metodo nuovo della filosofia trascendentale restano infatti non pubblicate, quindi ignote ai seguaci e ai critici che non assistevano ai corsi jenesi.
Il colpo più duro per il filosofo è la nota condanna in seguito allo Atheismusstreit, che costringerà Fichte a rinunciare alla cattedra dal 1800. Questo avvenne in seguito alla pubblicazione del suo saggio Sulla nostra fede in un governo divino del mondo, pubblicato nel 1799, in cui Dio veniva raffigurato filosoficamente come l'ordine morale del mondo. Il fraintendimento teologico di questa affermazione, certo imprudente, suscitò la polemica e il suo allontanamento d'autorità.
Le sue peregrinazioni lo portano quindi a Berlino, dove, tranne alcune brevi assenze, resterà fino alla morte. La redazione della dottrina continua senza sosta, in forme sempre rinnovate, ma non verrà pubblicata se non in alcuni riassunti (come gli Umrisse del 1810). L'intento di Fichte è di influire con la sua filosofia non sul mondo accademico, chiuso nelle sue velenose dispute, ma di modificare la stessa struttura della società. In quest'ottica è da situare la sua militanza nella massoneria, che lo porterà al grado di primo oratore della loggia berlinese Royal York e alla stesura delle Lettere a Constant sulla riforma trascendentale della massoneria stessa. Viene quindi redatta la Darstellung der Wissenschaftslehre 1801/2, che contiene la prima esposizione della dottrina della manifestazione dell'assoluto, in risposta al coevo sistema dell'identità di Schelling. E' da rilevare come la seconda parte di tale esposizione svolga l'idea di un "universo come sistema di individui", connettendo le sue idee sulla manifestazione di Dio e la costituzione originariamente interindividuale della realtà concreta.
Le tre esposizioni della dottrina nel 1804 avvengono dinanzi ad un uditorio selezionato tra gli altri funzionari dello stato prussiano, che si riuniscono nella casa berlinese di Fichte. In particolare viene indagata la seconda esposizione, che contiene lo sviluppo di una dialettica originaria tra il sapere e la vita, con una nuova deduzione genetica degli elementi costituitivi il sistema trascendentale.
Nel 1806 espone la sua Iniziazione alla vita beata, un commento filosofico al Vangelo di Giovanni in cui vengono applicate le categorie sistematizzate nella dottrina della scienza a compiere una dottrina della religione. L'esposizione viene spesso definita popolare, perché non viene fatto uso di tutto il lessico filosofico disponibile.
Nel 1807 Fichte segue il governo in esilio a Königsberg a seguito della guerra napoleonica. In questa città espone la sua dottrina, ma non riceve una grande accoglienza nella città del filosofo che egli sentiva ancora come suo maestro.
Scrive quindi nello stesso anno i famosi/famigerati Discorsi alla nazione tedesca, a sostegno di una equazione tedesco=uomo libero, che ha ricevuto le più grandi perversioni ad opera degli ideologi dei più opposti partiti specie nel secolo appena trascorso. A seguito di una malattia non può scrivere per un certo periodo e deve anche recarsi in una località termale. Il ritorno a Berlino segna l'inizio di un periodo di grande produzione scientifica, il "sistema delle tarde lezioni berlinesi", coronamento dell'itinerario incompiuto del nostro, in questi anni al centro dell'interesse della Forschung, anche a seguito del procedere dell'edizione critica.
Le lezioni assorbivano buona parte del suo tempo, nonostante fosse stato nominato rettore della neonata Università Reale: da tale carica si dimise dopo neanche un anno, nel 1812, a seguito del rifiuto del senato accademico e delle corporazioni studentesche di reintegrare uno studente ebreo ingiustamente allontanato. Le lezioni sono articolate secondo uno schema nuovo: alla dottrina della scienza viene affiancata una serie di corsi introduttivi o applicativi che saranno i Fatti di coscienza (Tatsachen der Bewusstsein) e la Logica trascendentale, ripetuti più volte, e la Rechtslehre (dottrina del diritto) e la Sittenlehre (dottrina morale), esposti unitamente alla dottrina della scienza del 1812. La Sittenlehre è l'unica ampia trattazione riguardante la morale che segua l'esposizione del 1798: essa rinnova la materia considerandola come una dottrina della capacità di concettualizzare, primaria rispetto alla costituzione del soggetto agente. La manifestazione dell'agire interindividuale precede quindi la costituzione dell'individuo. La dottrina della scienza nella sua interezza diviene un sistema della manifestazione (Erscheinung) dell'assoluto. La manifestazione avviene secondo schemi, e in tali schemi si determina. Il cammino della dottrina sembra indirizzarsi verso la sempre maggiore autocomprensione ed automanifestazione della dottrina a sé medesima. Questo si coglie senza dubbio dal Diario filosofico tenuto da Fichte nel suo ultimo anno di vita (1813-14). Vi risaltano i suoi continui ripensamenti del metodo genetico proprio della dottrina, la cui interpretazione occuperà la ricerca negli anni a venire.
Nel 1813 chiede di essere impiegato come cappellano militare, predicatore laico delle truppe prussiane, ma la richiesta non ha seguito. Tiene pure dei corsi di filosofia applicata, in cui si fondono la sua filosofia della storia cristiana e la sua visione delle successive età del mondo. Tali lezioni sono state rielaborate dal figlio e pubblicate con il titolo di Staatslehre.
Anche la moglie Johanna fu influenzata dalla passione civile del filosofo e si impegnò come infermiera nella Berlino assediata: a seguito di ciò si contagiò con la malattia che, contratta dal marito, risultò per lui letale.
Fichte si spense il 14 gennaio 1814, all'età di 52 anni.

Links:

Accademia bavarese delle scienze
Fichte-Forum
Stanford Encyclopedia of Philosophy
Internet encyclopedia of philosophy
North American Fichte society


Opere Complete:

Johann Gottlieb Fichtes nachgelassene Werke, 3 voll., ed. I. H. Fichte (Bonn: Adwww.badw.de/fichte/ficht.htmolph-Marcus, 1834-5).
Johann Gottlieb Fichtes sämmtliche Werke, 8 voll., ed. I. H. Fichte (Berlin: Veit, 1845-46).
J. G. Fichte: Gesamtausgabe der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, ed. Reinhard Lauth, Hans Jacobs, Hans Gliwitzky, and Erich Fuchs (Stuttgart-Bad Cannstatt: Frommann, 1964 --) 37 volumi fino ad oggi.
L'edizione dell'accademia è divenuta il punto di riferimento della fervida ricerca contemporanea su Fichte e sulla sua eredità spirituale.
Ne diamo perciò una esposizione che verrà aggiornata con le nuove uscite, e le principali traduzioni italiane delle singole opere.

Reihe I: Werke

Band 1: Werke 1791-1794
Hrsg. von Reinhard Lauth u. Hans Jacob unter Mitwirkung von Manfred
Zahn und Richard Schottky. 1964. XX, 478 S.
"Versuch einer Critik aller Offenbarung" (Saggio di una critica di ogni rivelazione; ed.italiana a cura di M.M.Olivetti, Laterza 1998),
"Zurückforderung der Denkfreiheit"
"Beitrag zur Berichtigung der Urtheile des Publikums über die französische Revolution",


Band 2: Werke 1793-1795
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Manfred
Zahn. 1965. 481 S.
"Grundlage der gesamten Wissenschaftslehre" von 1794/1795,
Creuzer-, Gebhard- e Aenesidemus-Rezension.

Band 3: Werke 1794-1796
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Richard
Schottky. 1966. VI, 485 pp.

"Vorlesungen über die Bestimmung des Gelehrten"
"Von der Sprachfähigkeit und dem Ursprung der Sprache".
"Grundriß des Eigenthümlichen der Wissenschaftslehre" dove viene esposta la dottrina trascendentale dello spazio e del tempo.
La recensione di Kant "Zum ewigen Frieden"
"Grundlage des Naturrechts" (1. Teil).

Band 4: Werke 1797-1798
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von
Richard Schottky. 1970. VI, 517 pp.

"Grundlage des Naturrechts"; (2. Teil);
articoli per il "Philosophischen Journal einer Gesellschaft Teutscher Gelehrten", in cui Fichte discute la sua versione della filosofia trascendentale in dialogo con
Schelling, Aenesidemus-Schulze e Forberg.


Band 5: Werke 1798-1799
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Hans
Michael Baumgartner, Erich Fuchs, Kurt Hiller und Peter K. Schneider.
1977. VIII, 482 S.
ISBN 3 7728 0143 9.
"Das System der Sittenlehre", 1798.
Gli scritti relativi allo Atheismus-Streit, in particolare l'articolo "Ueber den Grund unseres Glaubens an eine göttliche Weltregierung" e la "Appellation an das Publikum".


Band 6: Werke 1799-1801
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs, Kurt Hiller und Peter K. Schneider. 1981. IX, 495 S.
ISBN 3 7728 0781 X.
"Die Bestimmung des Menschen"
"Über Geist und Buchstab in der Philosophie",
einigen kleinen Texten aus dem "Philosophischen Journal".


Band 7: Werke 1800-1801
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs und Peter K. Schneider. 1988. XI, 518 S. und 2 Abb.
"Der geschloßnen Handelsstaat"
"Sonnenklare Bericht"
"Antwortschreiben an Reinhold"
"Friedrich Nicolai's Leben und sonderbare Meinungen"

Band 8: Werke 1801-1806
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Josef
Beeler, Erich Fuchs, Ives Radrizzani und Peter K. Schneider. 1991. X, 493 S.
-Gedichte Fichtes aus Musenalmanachen der Jahre 1801/02 und 1805,
-Erklärung gegen den Buchhändler Gabler im Streit um die 2. Auflage der "Grundlage der gesammten Wissenschaftslehre" (1802)
-"Ueber das Wesen des Gelehrten, und seine Erscheinungen im
Gebiete der Freiheit";
-"Die Grundzüge des gegenwärtigen Zeitalters",
-"Philosophie der Maurerei. Briefe an Konstant",.

Band 9: Werke 1806-1807
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Josef
Beeler, Erich Fuchs, Marco Ivaldo, Ives Radrizzani, Peter K. Schneider und
Anna-Maria Schurr-Lorusso. 1995. X, 326 S.
-"Anweisung zum seeligen Leben"
-Machiavelli-Aufsatz von 1807
-Dante-Übersetzung Fichtes.

Reihe II: Nachgelassene Schriften

Band 1: Nachgelassene Schriften 1780-1791.
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Manfred
Zahn. 1962. XVI, 492 pp.

-"Ueber die Absichten des Todes Jesu",
-Tagebücher als Erzieher
-literarisch-kritischen Versuche,
-Kants Kritiken erklärenden Schriften
-Tagebuch seiner Reise von Sachsen durch Polen nach
Ostpreußen.


Band 2: Nachgelassene Schriften 1791-1793
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Hans
Gliwitzky und Manfred Zahn. 1967. VII, 366 pp.
"Versuch einer Critic aller Offenbarung",
"Religionsphilosophische Reflexionen"
Predigten
"Entwürfe zur Zurückforderung der Denkfreiheit",
Entwürfe zur Gebhard- und Aenesidemus-Rezension.

Band 3: Nachgelassene Schriften 1793-1795
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Hans
Gliwitzky und Manfred Zahn. 1971. VII, 499 pp.
"Eignen Meditationen über Elementarphilosophie".
"Practische Philosophie",
Rede bei seiner Affiliation in die Rudolstädter Freimaurerloge.


Band 4: Fichtes Vorlesungen über Platners "Philosophische Aphorismen"
1794-1812.
Hrsg. von Reinhard Lauth, Hans Jacob und Hans Gliwitzky unter
Mitwirkung von Erich Fuchs, Kurt Hiller und Peter K. Schneider. 1976. VI,
416 pp.
Vorlesungen über Logik und Metaphysik


Band 4: Supplement
Ernst Platner, "Philosophische Aphorismen", Leipzig 1793. Hrsg. von
Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky. Unter Mitwirkung von Erich Fuchs,
Kurt Hiller, Peter K. Schneider, Adolf Schurr und Anna-Maria
Schurr-Lorusso. 1977. VI, 363 pp.


Band 5: Nachgelassene Schriften 1796-1801. Hrs. von Reinhard Lauth
und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich Fuchs, Kurt Hiller, Walter
Schieche, Peter K. Schneider und Manfred Zahn. 1979. VI, 558 pp.
"Theorie des WechselRechts"
"Neue Bearbeitung der Wissenschaftslehre"


Band 6: Nachgelassene Schriften 1800-1803 Hrsg. von Reinhard Lauth
und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich Fuchs, Peter K. Schneider
und Manfred Zahn. 1983. IV, 460 pp.
Wissenschaftslehre 1801/02.
"Privatissimum" 1803.
Entwurf zur "Staatswirtschaft".

Band 7: Nachgelassene Schriften 1804-1805
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs, Albert Mues und Peter K. Schneider. 1989. XII, 571 pp.
-Wissenschaftslehre 1804-I, alle weiteren Ausarbeitungen
-Wissenschaftslehre 1804-III
-"Prinzipien der Gottes-, Sitten- und Rechtslehre"
kleinere Schriften zur Theologie und Pädagogik.

Band 8:
Nachgelassene Schriften 1804.
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs, Erich Ruff und Peter K. Schneider. 1985. XLVI, 471 S.
-Wissenschaftslehre 1804-II (16. April bis 8. Juni)


Band 9: Nachgelassene Schriften 1805-1807
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Josef
Beeler, Erich Fuchs, Ives Radrizzani und Peter K. Schneider. 1993. X, 545 pp
-Vorlesungen für das Sommersemester 1805 "Institutiones omnis philosophiae".
-Wissenschaftslehre 1805.

Band 10: Nachgelassene Schriften 1806-1807
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs, Marco Ivaldo, Peter K. Schneider und Anna-Maria Schurr-Lorusso.
1994. 539 pp
-Die Republik der Deutschen
- Königsberger Wissenschaftslehre (1807).
-"Bericht über die bisherigen Schicksale der Wissenschaftslehre, darin die Abfertigung Schellings".

Band 11: Nachgelassene Schriften 1807-1810
Hrsg. von Reinhard Lauth, Hans Gliwitzky, Peter K. Schneider und Erich
Fuchs unter Mitwirkung von Ives Radrizzani und Anna-Maria
Schurr-Lorusso, 469 pp
"Spekulation zu Kopenhagen"
"Beantwortung des Jacobischen Schreibens von 99"
"Plan einer zu Berlin zu errichtenden höhern Lehranstalt"
"Anleitung zur Kunst des Philosophierens",
"Wissenschaftslehre" (Februar/März 1810).
" Seit dem 1 April 1808."

Band 12: Nachgelassene Schriften 1810-1812.
Hrsg. von Reinhard Lauth, Erich Fuchs, Ives Radrizzani und Peter K.
Schneider unter Mitwirkung von Hans Georg von Manz. 1999. XII, 465 pp,
-Tatsachen des Bewußtseins (Wintersemester 1810/11)
-Wissenschaftslehre 1811
-Vorlesungen "über die Bestimmung des Gelehrten"
-Rede bei einer Professoren-Promotion, Februar 1811
- Deliberanda zur Situation an der Universität Berlin
-"Teplitz gehen oder nicht"
- Rede in Knittelversen zur Übernahme des Sprecheramts bei der "christlich-deutschen
Tischgesellschaft" und ein dazugehöriges Protokoll ("Tagblatt").

Band 13: Nachgelassene Schriften 1810-1812.
Hrsg. von Reinhard Lauth, Erich Fuchs, Ives Radrizzani, Peter K. Schneider
und Günter Zöller unter Mitwirkung von Hans Georg von Manz. 470 pp,
- Wissenschaftslehre 1812
- Rechtslehre 1812
- Sittenlehre 1812

Reihe III: Briefe

Band 1: Briefe 1775-1793
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Hans
Gliwitzky und Manfred Zahn. 1968. X, 509 pp.

Band 2: Briefe 1793-1795
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Jacob unter Mitwirkung von Hans
Gliwitzky und Manfred Zahn. 1970. VIII, 510 pp.

Band 3: Briefe 1796-1799
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von
Manfred Zahn und Peter K. Schneider. 1972. VIII, 463 pp.

Band 4: Briefe 1799-1800
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von
Manfred Zahn und Peter K. Schneider. 1973. VIII, 473 pp.

Band 5: Briefe 1801-1805
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von Erich
Fuchs, Kurt Hiller, Peter K. Schneider und Manfred Zahn. 1982. VIII,444 pp.

Band 6: Briefe 1806-1810
Hrsg. von Reinhard Lauth, Hans Gliwitzky, Peter K. Schneider und Erich
Fuchs unter Mitwirkung von Ives Radrizzani, Erich Ruff und Manfred Zahn.
1997. XII, 418 pp.

Band 7: Briefe 1810-1814; Nachträge 1788-1806
Hrsg. von Erich Fuchs, Reinhard Lauth, Hans Georg von Manz, Ives
Radrizzani, Peter K. Schneider und Günter Zöller. -

Reihe IV: Kollegnachschriften

Band 1: Kollegnachschriften 1796-1798
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von
Manfred Brüggen, Kurt Hiller, Peter K. Schneider und Anna-Maria
Schurr-Lorusso. 1977. XI, 537 pp.
-"Collegiums über die Moral" 1796
-"Vorlesungen über Logik und Metaphysik" 1797/98.

Band 2: Kollegnachschriften 1796-1804
Hrsg. von Reinhard Lauth und Hans Gliwitzky unter Mitwirkung von José
Manzana, Erich Fuchs, Kurt Hiller und Peter K. Schneider. 1978. XI, 376 pp.

- Wissenschaftslehre "nova methodo" 1796/98 (Nachschrift Halle)
- Cauersche Nachschrift (Wissenschaftslehre von 1804/II

Band 3: Kollegnachschriften 1794-1799
Hrsg. von Erich Fuchs, Reinhard Lauth, Ives Radrizzani, Peter K. Schneider
und Günter Zöller unter Mitwirkung von H. Fauteck † und Hans Georg von
Manz. 2000. X, 594 pp.
-Vorlesungen über den Begriff der Wissenschaftslehre 1794 (Nachschrift Lavater)
-Naturrechtsvorlesung aus dem Wintersemester 1795/96
-Nachschrift Eschen der "Platner-Vorlesung" über Logik und
Metaphysik 1796/97
-Wissenschaftslehre nova methodo 1796/97 (Nachschrift Höijer)
-Wissenschaftslehre nova methodo 1798/99 (Nachschrift K.Chr.Fr. Krause)


Band 4: Kollegnachschriften 1810-1812 - (in preparazione)
Hrsg. von Erich Fuchs, Reinhard Lauth, Hans Georg von Manz, Ives
Radrizzani, Peter K. Schneider und Günter Zöller.
-Einleitung in die Philosophie (Nachschrift A. Twesten) und
-Tatsachen den Bewußtseins Wintersemester 1811/12 (Nachschriften Schopenhauer und Cauer)
-Wissenschaftslehre 1812 (Nachschriften Cauer, Itzig,
Schopenhauer, Sibbern)

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Quest'anno è apparso nel volume J. G. Fichte. Ultima inquirenda. (edito da R. Lauth, serie Spekulation und Erfahrung - Frommann-Holzboog) il testo del Diarium III, le Einleitungsvorlesungen Herbst 1813, la Wissenschaftslehre 1814.

Volumi in preparazione

Alcuni testi sono ancora da editare, ma sono già stati trascritti e sono in lavorazione presso la Commissione fichtiana, che prevede di terminare nel 2010 l'edizione completa. Ne diamo notizia sommariamente, con una lista:

Reihe I (Werke)
Band I,10:
Reden an die deutsche Nation,
Camoens-Nachdichtung,
Wissenschaftslehre im allgemeinen Umrisse 1810,
Rektoratsrede,
Bestimmung des Gelehrten 1812

Reihe II (Nachgelassene Schriften)
Band II,13:
Abhandlung über Pfandbriefe;
Überlegungen zur Finanzwertung;
Kommentar zu Schmalz: Handbuch der Staatswirtschaft (1808),
aus den Jahren 1808-1812 (S. 7-34)
Wissenschaftslehre von 1812 (S. 43-179)
Einleitungsvorlesung: Vom Studium der Philosophie überhaupt, April 1812 (S. 185-189)
Rechtslehre, vorgetragen von April bis Juni 1812 (S. 197-300)
Sittenlehre, vorgetragen von Juni bis August 1812 (S. 307-392)

Band II,14:
Transzendentale Logik I, vorgetragen von April bis August 1812
Transzendentale Logik II, vorgetragen von Oktober bis Dezember 1812
Tatsachen des Bewußtseins 1813

Band II,15/II,16:
Tagebuch des Animalischen Magnetismus
WL 1813
Rede zur Beendigung der Wissenschaftslehre, Februar 1813
Diarium I (März-August 1813)
Staatslehre 1813 (Diarium I enthält nicht den Text der Staatslehre, sondern nur Teile davon in einer notizenartigen
Vorfassung - ausserdem: den Text der politischen Fragmente, SW VII, 546ff, die Kritik eines Buchs zur Ästhetik von Seckendorf, 1812, und
Reflexionen zur Wissenschaftslehre)
Diarium II ("In einem Traume ...", August/September 1813)
Diarium III (Oktober 1813 bis 16. Januar 1814)
Einleitung in die WL (November/Dezember 1813)
WL 1814

Biografie:

X. Leon, Fichte et son temps, Libraire A.Colin, Paris 1922-7, 3 voll. E' l'opera di riferimento classica, anche se risente di un forte tono apologetico e dei quasi ottanta anni di età.
A.J.La Vopa: Fichte: The Self and the Calling of Philosophy, 1762-1799.
Cambridge University Press 2001. E' la biografia più recente e più aggiornata, anche se limitata al periodo jenese.


Traduzione Italiane:

E' da segnalare come ad opera dell'Istituto italiano di studi filosofici sia stata dedicata a Fichte una apposita collana ("Fichtiana", ed. Guerini ed Associati), in cui si raccolgono gran parte delle traduzioni che indichiamo, condotte sulla edizione critica tedesca.


- Saggio di una critica di ogni Rivelazione, a cura di M.M.Olivetti, Laterza 1998

-Lezioni di Zurigo. Sul concetto della dottrina della scienza, tr. it. di M. Ivaldo, Milano, Guerini, 1997

-Dottrina della scienza, tr. it. di A. Tilgher, nuova edizione ulteriormente riveduta e corretta da F. Costa, Roma-Bari, Laterza, 19932.

-Diritto naturale (1796), tr. it. di L. Fonnesu, Laterza, Roma-Bari, 1994.

-Sistema di etica secondo i principi della dottrina della scienza, tr. it. di C. De Pascale, Roma Bari, Laterza, 1994.

-Teoria della scienza 1798 "nova methodo" (Kollegnachschrift Halle), tr. it. di A. Cantoni, Milano - Varese, Istituto Editoriale Cisalpino, 1959.

-La seconda dottrina della scienza (1801), tr. it. di A. Tilgher, Padova, Cedam, 1939

-Privatissimum 1803. Dodici lezioni sulla dottrina della scienza, tr. it. di G.Rametta, Pisa, ETS, 1993

-Dottrina della Scienza del 1804 (16 aprile all'8 giugno), tr. it. di M. D'Alfonso, Milano, Guerini, 2000

-I tratti fondamentali dell'epoca presente, tr. it. di Antonio Carrano, Milano, Guerini, 2000

-La dottrina della religione, tr. it. di G. Moretto Napoli, Guida, 1989. Sono contenuti in questo volume l'Iniziazione alla vita beata (1806)e gli scritti relativi allo Atheismusstreit.

-Dottrina della scienza. Esposizione del 1807, tr. it. di G. Rametta, Milano, Guerini, 1995

-Dottrina della scienza. Esposizione del 1811, tr. it. di G. Rametta, Milano, Guerini, 1999

-Logica Trascendentale I. L'essenza dell'empiria (1812), a cura di A.Bertinetto, Milano, Guerini, 2001.

-J. G. Fichte - F. W. G. Schelling, Carteggio e scritti polemici, a cura di F. Moiso, Napoli, Prismi, 1986.

-Scritti sulla dottrina della scienza 1794-1804, a cura di M.Sacchetto, UTET 1999.

PUBBLICATO IL : 07-02-2005
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